BORIS JOHNSON NUOVO PRIMO MINISTRO. HARD BREXIT SEMPRE PIÙ VICINA?
Il 23 luglio 2019 l’ex Ministro degli Esteri Boris Johnson è stato eletto nuovo leader del Partito conservatore, superando il rivale Jeremy Hunt con il 66% dei voti.
Il 23 luglio 2019 l’ex Ministro degli Esteri Boris Johnson è stato eletto nuovo leader del Partito conservatore, superando il rivale Jeremy Hunt con il 66% dei voti.
Il 24 maggio 2019, la Premier britannica Theresa May ha annunciato le sue dimissioni, dichiarando che lascerà la guida del Partito conservatore il 7 giugno ed esprimendo rammarico per non aver potuto attuare la Brexit. L’annuncio è avvenuto a seguito dell’incontro con Sir Graham Brady, presidente del 1922 Committee of Conservative backbenchers (Comitato dei Conservatori senza incarico).
Ancora una volta la scadenza prevista per il definitivo divorzio del Regno Unito dall’Unione Europea è stata rinviata: il Consiglio Europeo, all’esito delle trattative tenutesi il 10 aprile scorso, ha infatti concesso al primo ministro britannico Theresa May un’ulteriore proroga – sino al 31 ottobre 2019 – per convincere la House of Commons ad approvare l’Accordo di…
Ad esito del vertice del Consiglio Europeo del 10 aprile 2019, i leader europei hanno esteso la data di uscita del Regno Unito dall’Unione al 31 ottobre 2019. Anche il Regno Unito ha acconsentito alla proroga del termine, come illustrato nella lettera del Rappresentante Permanente del Regno Unito presso l’Unione Europea, Sir Tim Barrow, dell’11 aprile 2019.
Il 29 marzo 2019, con 344 voti contro 286, il Parlamento britannico ha respinto per la terza volta l’Accordo di uscita presentato dalla Premier britannica Theresa May. Ciò implica che la proroga concessa dal Consiglio Europeo fino al 22 maggio 2019 non sarà applicabile e che il Regno Unito dovrà ora indicare il percorso che intende seguire entro il 12 aprile 2019.
A seguito del voto del Parlamento britannico sul rinvio della data di uscita, durante il vertice del 21 marzo 2019, il Consiglio Europeo ha approvato la richiesta della Premier britannica Theresa May di estendere il periodo previsto dall’articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea (TUE).
Con un voto storico, il 15 gennaio 2019 il Parlamento britannico ha bocciato con 432 voti contro e 202 a favore l’Accordo di uscita raggiunto tra il Regno Unito e l’Unione Europea a novembre 2018. Il giorno prima della votazione vi erano stati tentativi in extremis di rassicurazione sulla soluzione di backstop da parte dell’Unione, al fine…
In data 10 dicembre 2018, Il primo ministro britannico Theresa May ha comunicato al Parlamento la decisione di posticipare il voto sul Withdrawal Agreement inizialmente previsto alla House of Commons in data 11 dicembre 2018.
Il 14 novembre 2018, il Regno Unito e l’Unione Europea hanno raggiunto un’intesa sul testo dell’Accordo di uscita, che regola i termini del recesso del Regno Unito dall’Unione.
In data 22 ottobre 2018, laPremier Theresa May ha riferito al Parlamento britannico le conclusioni dell’incontro del Consiglio Europeo (Articolo 50) del 17 ottobre 2018 sullo stato di avanzamento delle trattative per la Brexit, sottolineando i progressi raggiunti nelle negoziazioni.
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