I poteri che saranno riconosciuti al Parlamento Scozzese a seguito della Brexit costituiscono abitualmente un tema centrale nel dibattito giuridico e politico del Regno Unito. Nell’ordinamento britannico, il Governo centrale ha devoluto alcuni poteri in determinate materie al Parlamento Scozzese, ad esempio, in materia di agricoltura e pesca. Il potere di emanare leggi in alcuni di questi settori spetta oggi all’Unione Europea.
La Section 12[1] dello European Union (Withdrawal) Act 2018 (EUWA)[2], la legge che revocherà l’European Communities Act del 1972, con il quale era stato sancito l’ingresso del Regno Unito nell’Unione[3], abroga i requisiti attuali in base ai quali i Parlamenti decentrati possono legiferare solo in conformità con la legislazione europea. Tali requisiti sono sostituiti dal potere del Governo centrale di emettere dei “freezing order” che applicano un “congelamento” temporaneo delle competenze decentrate in aeree specifiche, previa approvazione del Parlamento britannico. Il “congelamento” mira a mantenere lo status quo per un periodo di cinque anni, durante il quale nuovi quadri ordinamentali comuni sui poteri devoluti dopo la Brexit formeranno oggetto di negoziazioni tra il Governo centrale e i Governi decentrati. In altre parole, tramite i “freezing order” il Governo britannico potrà proibire al Parlamento Scozzese, alla National Assembly del Galles e alla Northern Ireland Assembly di legiferare in determinati settori, quali l’agricoltura, la pesca e l’ambiente, attualmente di competenza dell’Unione.
Al momento, nessun ordine di “congelamento” è stato emanato. Nel novembre 2018, il Governo britannico ha pubblicato un reportrelativo al primo trimestre di applicazione del European Union (Withdrawal) Act e all’implementazione dei quadri ordinamentali comuni con i Governi locali per i settori oggi di competenza unionale[4], in cui si osserva che sono stati compiuti numerosi progressi “… across the policy areas where it is envisaged that legislative frameworks will be needed, and where there is outstanding disagreement on the boundaries of devolved competence…” e che al momento non è previsto alcun “freezing order”.
Le negoziazioni per l’introduzione dei quadri ordinamentali comuni sono ancora in corso e non è ancora chiaro se i poteri attualmente di competenza dei Governi locali torneranno o meno nelle mani del Governo centrale. Nel Regno Unito erano già sorte polemiche sulla possibilità che i poteri devoluti tornassero per un primo periodo di competenza centrale e il Ministro scozzese per la Brexit Mike Russell aveva accusato il Governo britannico di utilizzare la Brexit per riappropriarsi di tali poteri bypassando Parlamento Scozzese[5]. Il Governo Scozzese ha altresì minacciato di ritirarsi dalle negoziazioni nel caso in cui il Governo britannico dovesse ritenere necessario proteggere lo status quo pre-Brexit utilizzando lo strumento del “freezing order”.
Sara Capruzzi
[1]Disponibile al seguente LINK.
[2]Disponibile al seguente LINK.
[3]Si veda il nostro precedente contributo, disponibile al seguente LINK.
[4]Disponibile al seguente LINK.
[5]Si veda il nostro precedente contributo, disponibile al seguente LINK.