MCDONALD’S, FONDATA DA RAY KROC NEL 1961, HA SPOSTATO LA SUA SEDE FISCALE PER LE ATTIVITÀ AL DI FUORI DEGLI STATI UNITI DAL LUSSEMBURGO A LONDRA, CONFIDANDO DI OTTENERE UN MIGLIORE TRATTAMENTO FISCALE. QUESTO TRASFERIMENTO GIOVA SICURAMENTE ALLA BREXIT E AL GOVERNO DI THERESA MAY, CHE AMBISCE A TRASFORMARE IL REGNO UNITO IN UN NUOVO PARADISO FISCALE.
La decisone, secondo gli esperti, potrebbe portare decine o anche centinaia di milioni di sterline in più tasse al Regno Unito e riapre la questione sull’elusione fiscale da parte delle imprese multinazionali. McDonald’s lascierebbe il Lussemburgo perché si sente sotto attacco a causa delle sue strategie fiscali. Secondo una stima pubblicata dal Financial Times, infatti, dal 2009 a oggi l’azienda ha pagato solo l’1,49% di tasse su utili pari a 1 miliardo e 800 milioni di dollari.
La società ha dichiarato come motivazione del trasferimento a Londra “la lingua inglese, le connessioni con altri mercati e la presenza nella capitale britannica di un significativo numero di dipendenti impegnati nel nostro business internazionale”. Ciò nonostante, sembra evidente che la società è attirata anche dal nuovo environment fiscale che il Regno Unito potrà offrire una volta uscito dall’Unione Europea, riconsiderando opzioni a cui il governo di David Cameron aveva rinunciato.
Anche Apple e Facebook hanno annunciato, di recente, l’espansione del loro quartier generale di Londra, probabilmente con l’obiettivo di sfruttare le nuove agevolazioni promesse dalla Premier britannica, come per esempio il taglio della corporation tax (si veda il seguente LINK). Sebbene McDonald’s dichiari di aver pagato 2 miliardi e mezzo di dollari di tasse societarie nell’UE nel periodo che va dal 2011 al 2015, potrebbe spostarsi oltremanica per gli stessi motivi.
Pietro Michea