In data 19 marzo 2018, il negoziatore capo Michel Barnier e il Segretario di Stato per la Brexit David Davis hanno presentato i progressi raggiunti sul progetto di Accordo di recesso tra Unione Europea e Regno Unito a seguito dell’ultimo round di negoziati svoltosi dal 16 al 19 marzo.
Il documento, pubblicato congiuntamente dalle due parti, segue il progetto di Accordo del 28 febbraio, di cui costituisce una versione rivista e consolidata nella quale sono stati inseriti i commenti e le osservazioni degli Stati Membri e del Parlamento Europeo. Il documento evidenzia le questioni su cui è stato raggiunto un accordo formale tra i negoziatori, quelle su cui è stato raggiunto un accordo politico ma per le quali sono necessari chiarimenti e precisazioni e quelle su cui, invece, vi sono ancora divergenze.
Un accordo completo è stato raggiunto in materia di regolamento finanziario e di diritti dei cittadini, sia britannici che europei. A tal riguardo, il Governo di Londra ha accettato di concedere ai cittadini dell’Unione che arrivano nel territorio britannico durante il periodo di transizione gli stessi diritti di coloro che vi risiedono da prima della data di uscita. È stato inoltre raggiunto un accordo relativo al periodo di transizione, che inizierà il 29 marzo 2019 e avrà una durata limitata fino al 31 dicembre 2020. Durante il periodo transitorio lo Stato uscente non potrà partecipare ai processi decisionali dell’Unione, ma continuerà a far parte del Mercato unico, dell’Unione doganale e delle politiche europee e dovrà rispettare le normative europee come i restanti Stati Membri.
Restano invece divergenze in merito alle problematiche relative all’Irlanda. Entrambe le parti rimangono fedeli a quanto riportato nella relazione congiunta di dicembre 2017 e sono d’accordo sulla necessità di inserire la cosiddetta soluzione di “backstop” nel testo dell’Accordo di recesso, che prevede che in assenza di un accordo alternativo, l’Irlanda del Nord rimanga parte del Mercato unico e dell’Unione doganale. Tuttavia su questo punto, David Davis ha ribadito che il Regno Unito intende raggiungere una partnership così stretta con l’Unione che misure specifiche relative all’Irlanda del Nord non saranno necessarie. La questione irlandese sarà quindi oggetto del nuovo round di negoziati, e verrà poi discussa in sede di Consiglio Europeo.
Barnier ha concluso affermando che, in ogni caso, nulla è legalmente vincolante finché non sarà finalizzato l’intero Accordo da entrambe le parti (“Nothing is agreed until everything is agreed”).
Il testo del progetto di Accordo dovrà ora essere valutato dal Consiglio Europeo nelle sue riunioni previste per il 22 e il 23 marzo. Negli stessi giorni, il Consiglio Europeo è chiamato altresì ad adottare le Linee Guida per i negoziati sui futuri rapporti post-Brexit tra Regno Unito e Unione Europea.
Davide Scavuzzo