LA COMMISSIONE EUROPEA REGISTRERÀ DUE “INIZIATIVE DEI CITTADINI EUROPEI” PER RAFFORZARE IL DIRITTO DI CITTADINANZA UNIONALE DOPO LA BREXIT

In vista dell’uscita del Regno Unito dall’Unione, la Commissione Europea ha reso nota la sua intenzione di registrare due iniziative riguardanti i diritti dei cittadini dell’Unione nel contesto del recesso di uno Stato membro dall’UE, respingendo invece una terza proposta dal titolo “Stop Brexit”.

Un’iniziativa dei cittadini costituisce un invito rivolto alla Commissione affinché questa proponga un atto legislativo su questioni per le quali l’Unione Europea ha la competenza di legiferare. Per essere esaminata dalla Commissione, dopo essere stata formalmente registrata, l’iniziativa deve ricevere il sostegno di almeno un milione di cittadini europei appartenenti ad almeno 7 dei 28 Stati membri; per ciascuno dei 7 paesi è inoltre richiesto un numero minimo di firme. Il diritto d’iniziativa dei cittadini europei è sancito dall’articolo 11, paragrafo 4, del Trattato sull’Unione Europea (TUE). Un’iniziativa, per essere ammessa, non deve esulare manifestamente dalla competenza della Commissione di presentare una proposta legislativa ai fini dell’applicazione dei trattati e non deve essere presentata in modo manifestamente ingiurioso, presentare un contenuto futile o vessatorio né essere manifestamente contraria ai valori dell’Unione.

La prima iniziativa dal titolo “Cittadinanza UE per gli europei: uniti nella diversità nonostante lo jus soli e lo jus sanguinis” invita la Commissione a separare la cittadinanza europea dalla cittadinanza del singolo Stato membro, mentre la seconda iniziativa, “Mantenimento della cittadinanza europea”, invita la Commissione a sostenere il diritto dei cittadini dell’Unione di spostarsi e risiedere liberamente all’interno dell’Unione. Entrambe le iniziative mirano a tutelare lo status ed i diritti di cittadinanza UE nel contesto dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Si ricorda che la Commissione non può proporre atti di diritto derivato allo scopo di concedere la cittadinanza UE alle persone fisiche che non possiedono la cittadinanza di uno Stato membro; tuttavia, i diritti dei cittadini dell’UE nel Regno Unito e i diritti dei cittadini del Regno Unito nell’UE dopo la Brexit saranno al centro dei prossimi negoziati d’uscita di cui all’articolo 50 TUE.

La Commissione ha invece ritenuto inammissibile, ed ha pertanto respinto, una terza proposta che la invitava ad impedire l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea (“Stop Brexit”), in quanto le condizioni per la registrazione dell’iniziativa non erano soddisfatte; l’articolo 50, paragrafo 1, TUE, infatti, consente esplicitamente ad uno Stato membro di recedere dall’Unione conformemente alle proprie norme costituzionali.

La registrazione formale dell’iniziativa “Mantenimento della cittadinanza europea” avrà luogo il prossimo 2 maggio, mentre la registrazione dell’iniziativa “Cittadinanza UE per gli europei” avverrà il 27 marzo. Una volta raggiunto il milione di firme necessario, la Commissione ne esaminerà attentamente il contenuto ed entro i 3 mesi successivi i rappresentanti della Commissione incontreranno gli organizzatori per consentire loro di esporre in dettaglio le tematiche sollevate dall’iniziativa. Agli organizzatori verrà data, inoltre, la possibilità di presentare la loro iniziativa in un’audizione pubblica presso il Parlamento Europeo. Infine, la Commissione adotterà una risposta formale con la quale illustrerà le eventuali azioni che intende proporre a seguito dell’iniziativa dei cittadini e le sue motivazioni per agire o meno in tal senso.

La Commissione non ha l’obbligo di proporre un atto legislativo a seguito di un’iniziativa dei cittadini, ma qualora decidesse di farlo si avvierebbe la normale procedura legislativa.

 

Davide Scavuzzo