In data 18 febbraio 2020, il Ministro dell’Interno britannico Priti Patel ha annunciato l’introduzione di un nuovo sistema di immigrazione a punti, ispirato a quello australiano[1], in base al quale verranno concessi permessi di lavoro solo a persone con abilità e qualifiche giudicate necessarie all’economia del Regno Unito[2]. La nuova legislazione riprende il programma del premier Boris Johnson, ribadito nel Queen’s Speech”[3] del 19 dicembre 2019, di porre fine allalibera circolazione delle persone, rendendo così dal 2021 i cittadini dell’Unione soggetti alle stesse restrizioni applicate ai cittadini dei Paesi terzi[4].
Più particolarmente, a partire da 1 gennaio 2021 avranno titolo al nuovo visto di lavoro solo i richiedenti, europei e non, che abbiano ottenuto un minimo di 70 punti dimostrando il possesso di determinati requisiti. Tra questi, tre sono quelli minimi e obbligatori: i) un’offerta di lavoro da uno sponsor (20 punti); ii) un’application per una professione con specifiche competenze; e iii) una conoscenza dell’inglese ad un livello considerato minimamente accettabile (10 punti).
Oltre a ciò, il salario relativo all’offerta di lavoro dovrà superare la soglia di 25.600 sterline (pari a circa 30.800 euro). Tuttavia, qualora il richiedente non raggiunga tale soglia, ma sia comunque in grado di provare redditi pari ad almeno 20.480 sterline (24.600 euro), egli potrà richiedere il visto se in possesso di titoli di studio specifici (come ad esempio un PhD) o qualifiche per settori con carenza occupazionale nel Regno Unito.
Nelle intenzioni del Governo Johnson, l’obiettivo del nuovo sistema è quello di “riprendere il pieno controllo delle frontiere ed eliminare un sistema migratorio distorto dalla libertà di circolazione europea“, dando priorità alle persone più qualificate e talentuose. Ciò che trova ulteriore conferma nel cosiddetto Global Talent visa system[5], che entrerà in vigore dal 20 febbraio 2020 e che consentirà ad un numero illimitato di figure professionali altamente qualificate l’ingresso nel Regno Unito anche senza una preventiva offerta di lavoro, garantendo al contempo un accesso privilegiato alla cittadinanza e rimpiazzando il sistema precedentemente in vigore (Exceptional Talent visa Tier 1).Rimane da vedere quale sarà la posizione dell’Unione Europea in relazione ai flussi di cittadini britannici alla volta degli Stati Membri.
Marco Stillo
[1] Per ulteriori informazioni, si veda il seguente LINK.
[2] Per ulteriori informazioni, si veda il seguente LINK.
[3] Il Queen’s Speech è il testo con i punti essenziali del programma di Governoche viene letto dalla Regina durante la State Opening of Parliament, la cerimonia di apertura formale di una nuova legislatura, preceduta per prassi da un periodo di sospensione dei lavori parlamentari.
[4] Per ulteriori informazioni si veda il nostro precedente contributo, disponibile al seguente LINK.