IL REGNO UNITO SI ESPRIME IN MATERIA DI COOPERAZIONE GIUDIZIARIA TRANSFRONTALIERA

In data 22 agosto 2017, il Governo britannico ha pubblicato un position paper in materia di cooperazione giudiziaria civile transfrontaliera post-Brexit.

A seguito della Brexit, i consumatori, i cittadini, le famiglie e le imprese del Regno Unito e dell’UE dovranno poter contare su un quadro normativo certo. A tal fine, poiché la Corte di Giustizia dell’Unione Europea non avrà più giurisdizione sul Regno Unito, verranno stipulati nuovi accordi che riflettano i principi fondamentali della cooperazione nel quadro europeo, e verranno concordate nuove disposizioni in materia di cooperazione giudiziaria civile.

L’attuale sistema di cooperazione giudiziaria civile disciplina l’interazione transfrontaliera tra i diversi sistemi giuridici degli Stati Membri, prevedendo regole per determinare la giurisdizione competente e la normativa applicabile, ed assicurando altresì il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze di uno Stato Membro in tutti gli altri Stati dell’Unione.

Con la Brexit, tale modello non sarà più applicabile al Regno Unito e si dovrà, quindi, negoziare un nuovo quadro normativo, basato in particolare su regole e processi reciprocamente vantaggiosi, per facilitare e consentire il commercio transfrontaliero e le relazioni familiari.

A tal fine, lo Stato uscente propone il seguente approccio generale:

  • le attuali norme europee che disciplinano la legge applicabile in materia di obbligazioni contrattuali e non contrattuali dovrebbero continuare ad applicarsi ai contratti conclusi prima della data di recesso e, per quanto riguarda la responsabilità extracontrattuale, agli eventi che causano danni verificatisi prima di tale data;
  • le norme europee vigenti che disciplinano la competenza per risolvere le controversie dovrebbero continuare ad applicarsi a tutti i procedimenti giudiziari istituiti prima della data di uscita;
  • se una scelta del giudice competente è stata fatta prima della data di recesso, le norme vigenti dell’UE dovrebbero continuare ad applicarsi a tale scelta, ed al riconoscimento e all’esecuzione di ogni decisione giudiziaria resa sia prima che dopo la data di ritiro;
  • le norme europee vigenti che disciplinano il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni giudiziarie dovrebbero continuare ad applicarsi alle decisioni giudiziarie rese prima della data di recesso, nonché alle decisioni emanate dopo la data di recesso nei procedimenti avviati prima di tale data;
  • le procedure di cooperazione giudiziaria e le richieste di informazioni all’interno della rete giudiziaria europea in materia civile e commerciale dovrebbero continuare ad essere disciplinate dalle norme europee attuali.

Il nuovo quadro giuridico proposto sembrerebbe pertanto improntato alla volontà di mantenere una cooperazione che rifletta i principi fondamentali dell’attuale quadro dell’Unione.

 

Sara Capruzzi