In data 11 ottobre 2017, è stata inviata una lettera dal Rappresentante permanente del Regno Unito presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra e dal Rappresentante permanente dell’Unione Europea presso l’Organizzazione Mondiale per il Commercio (OMC) agli altri Rappresentati permanenti presso l’OMC, indicando le modalità con cui l’Unione Europea e il Regno Unito intendono affrontare determinate questioni rientranti nell’ambito dell’OMC e derivanti dalla Brexit.
La lettera costituisce il risultato di un dialogo costruttivo tra le parti che mira a garantire il rispetto da parte del Regno Unito degli impegni contratti nell’OMC durante l’appartenenza all’Unione Europea.
Sia il Regno Unito che l’Unione Europea sono membri dell’OMC fin dalla sua creazione. L’appartenenza del Regno Unito all’Unione ha comportato che l’elenco di concessioni ed impegni allegati all’Accordo generale sulle tariffe doganali e sul commercio (General Agreement on Tariffs and Trade, GATT) e all’Accordo generale sugli scambi di servizi (General Agreement on Trade in Services, GATS) siano divenuti applicabili automaticamente anche al Regno Unito.
A seguito della Brexit, il Regno Unito rimarrà membro dell’OMC e sarà soggetto a tutti gli obblighi e sarà titolare di tutti i diritti che ne derivano. Tuttavia, lo Stato uscente ha dichiarato che predisporrà propri elenchi di impegni per beni e servizi, che avranno effetto immediatamente al momento dell’uscita dall’Unione Europea. Inoltre, nel comunicare i propri elenchi prima del marzo 2019, il Regno Unito ha affermato la sua intenzione di replicare per quanto possibile i propri obblighi come già previsti dagli attuali impegni dell’Unione Europea.
In particolare, Londra e Bruxelles intendono mantenere i livelli esistenti di accesso al mercato a disposizione degli altri membri dell’OMC. A tal fine, gli impegni quantitativi futuri dell’Unione a 27 e del Regno Unito (come Stato non europeo) sotto forma di contingenti tariffari dovrebbero essere definiti tramite una ripartizione degli impegni esistenti dell’UE, sulla base dei flussi commerciali di ciascun contingente tariffario.
A seguito della Brexit, l’Unione Europea a 27 intende continuare a far parte dell’Accordo sugli appalti pubblici (Government Procurement Agreement). Il Regno Unito e l’Unione Europea lavoreranno insieme affinché lo Stato uscente possa continuare a far parte dell’Accordo dopo l’uscita dall’Unione, mantenendo gli attuali diritti ed obblighi derivanti dalla sua appartenenza all’Unione stessa.
Davide Scavuzzo