In data 12 settembre 2017, il Governo britannico ha pubblicato un nuovo documento che illustra l’approccio del Regno Unito in materia di politica estera, difesa e sicurezza post-Brexit.
Il documento sottolinea il ruolo continuo che il Regno Unito ha svolto nel contribuire alla sicurezza e alla difesa europea, in materia di sanzioni, migrazione illegale e politiche di contrasto del terrorismo, nonché partecipando alle missioni dell’Unione che rispondono a crisi e conflitti e fornendo capacità militari ed industriali significative. Esempi di ciò sono stati il suo ruolo nella politica delle sanzioni alla Russia a seguito dell’annessione della Crimea e di Sebastopoli e nel raggiungere l’accordo sul nucleare iraniano del 2015.
Il Regno Unito mira a mantenere una forte collaborazione con gli Stati Membri dell’Unione anche dopo la Brexit, evidenziando tra l’altro come la Strategic Defence and Security Review britannica del 2015 e la Global Strategy dell’Unione in materia di sicurezza del 2016 condividano gli stessi obiettivi e priorità. In particolare, dal documento emerge che Londra auspica relazioni più profonde di qualsiasi partenariato attuale con i Paesi terzi, che rifletta i valori e l’importanza di un’Europa forte. In particolare:
- in materia di politica estera, il Regno Unito e l’UE dovrebbero avere strette consultazioni periodiche sulle questioni di sicurezza, anche concordando posizioni comuni su tali questioni. Ciò potrebbe includere forme di cooperazione sugli elenchi delle sanzioni, anche attraverso la condivisione di informazioni e allineamento delle politiche;
- in materia di difesa e sicurezza, la NATO continuerà a essere la pietra angolare e il Regno Unito continuerà a promuovere una forte cooperazione tra l’UE e la NATO, attraverso un maggiore coordinamento nell’analisi e nella risposta alle crisi e favorendo lo sviluppo delle capacità militari nazionali e multinazionali;
- in materia di sicurezza informatica, il Regno Unito continuerà a collaborare con l’Agenzia europea per la sicurezza delle reti e dell’informazione, ed in particolare nell’ambito della rete CSIRT (Computer Security Incident Response Team, ossia i gruppi che si occupano di risolvere i problemi legati alla sicurezza informatica), tramite lo scambio di informazioni rilevanti ed investigazioni coordinate in modo da prevenire gli attacchi e perseguire i responsabili.
Il Regno Unito continuerà inoltre a cooperare con l’Unione Europea per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, ossia quegli obiettivi pensati per il futuro dello sviluppo internazionale e che mirano, tra l’altro, a sconfiggere la povertà, a garantire opportunità di apprendimento eque e di qualità, a promuovere la pace e la giustizia, nonché a proteggere le frontiere esterne dell’Unione Europea e a monitorare il flusso dei migranti.
Per ulteriori informazioni circa gli effetti della Brexit nel settore della difesa e della sicurezza comune, si veda il nostro precedente articolo.
Sara Capruzzi