A seguito del voto del Parlamento britannico sul rinvio della data di uscita, durante il vertice del 21 marzo 2019, il Consiglio Europeo ha approvato la richiesta della Premier britannica Theresa May di estendere il periodo previsto dall’articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea (TUE). Il Consiglio Europeo ha altresì approvato lo strumento relativo all’accordo di recesso e la dichiarazione congiunta integrativa della dichiarazione politica concordati tra la Commissione e il Governo del Regno Unito a Strasburgo l’11 marzo 2019.
Il Consiglio Europeo ha accordato una proroga fino al 22 maggio 2019, a condizione che l’Accordo di recesso sia approvato dalla Camera dei Comuni la prossima settimana. In caso di ulteriore bocciatura dell’Accordo di recesso, il Consiglio Europeo acconsente ad una proroga fino al 12 aprile 2019, in attesa che il Regno Unito indichi prima di tale data il percorso da seguire.
Il Consiglio ha altresì ribadito che l’Accordo di recesso, come concordato, non sarà sottoposto a nuove negoziazioni e chiede di proseguire i lavori sulle misure di preparazione e di emergenza a tutti i livelli per far fronte alle conseguenze del recesso del Regno Unito, prendendo in considerazione tutti gli esiti possibili.
Theresa May ha accolto con favore la decisione del Consiglio Europeo. Tuttavia, ha altresì sottolineato l’importanza del nuovo voto della Camera dei Comuni sul testo dell’Accordo e di evitare che il Regno Unito partecipi alle elezioni europee, in quanto “… it would be wrong to ask people in the UK to participate in these elections three years after voting to leave the EU…”.
Sara Capruzzi