IL CONSIGLIO EUROPEO (ARTICOLO 50) HA PUBBLICATO GLI ORIENTAMENTI SULLE FUTURE RELAZIONI TRA REGNO UNITO E UNIONE EUROPEA

In data 23 marzo 2018 il Consiglio europeo, riunitosi nella formazione a 27, ha adottato gli Orientamenti sul quadro delle future relazioni tra Regno Unito e Unione Europea post-Brexit, contenente delle linee guida da seguire in vista dell’avvio dei negoziati sui futuri rapporti tra lo Stato uscente e l’Unione.

Il Consiglio europeo, dopo aver accolto con favore i progressi raggiunti sul progetto di Accordo di recesso, ha ribadito la necessità di instaurare uno stretto partenariato con il Regno Unito, specialmente in ambito di cooperazione commerciale ed economica, lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, sicurezza, difesa e politica estera. Tuttavia, il Consiglio europeo ha evidenziato che, a seguito della Brexit, il Regno Unito non sarà più parte dell’Unione doganale e del Mercato unico, ciò produrrà inevitabili problemi in ambito commerciale e renderà di conseguenza necessarie verifiche e controlli.

Il Consiglio europeo ha inoltre sottolineato che ogni accordo tra Londra e Bruxelles dovrà basarsi su un equilibrio tra diritti e obblighi e garantire condizioni di parità, aggiungendo che un Paese non facente parte dell’Unione e che non rispetta gli obblighi di uno Stato Membro non potrà godere degli stessi diritti e degli stessi vantaggi.

Con particolare riferimento alle future relazioni economiche, il Consiglio europeo si è detto pronto ad avviare i lavori per un accordo di libero scambio (ALS), purché vi siano sufficienti garanzie di parità di condizioni. Tale accordo verrà concluso successivamente all’uscita del Regno Unito dall’Unione e dovrebbe prevedere, tra l’altro:

  1. norme relative allo scambio di merci, con l’obiettivo di ricomprendere tutti i settori, mantenendo tariffe zero ed evitando restrizioni quantitative;
  2. una cooperazione doganale;
  3. disposizioni sugli ostacoli tecnici agli scambi (TBT) e misure sanitarie e fitosanitarie;
  4. un quadro per la cooperazione normativa volontaria;
  5. regole sugli scambi di servizi, al fine di garantire l’accesso al mercato nel rispetto della normativa dello Stato ospitante;
  6. l’accesso ai mercati degli appalti pubblici, gli investimenti e la tutela dei diritti di proprietà intellettuale.

In particolare, con riferimento ai servizi di trasporto, il Consiglio europeo ha ribadito l’importanza di garantire le connessioni tra Unione Europea e Regno Unito, anche per mezzo di un accordo sul trasporto e sulla sicurezza aerea, e con accordi specifici sulle altre modalità di trasporto, nel rispetto delle condizioni di parità nei settori più competitivi. Il futuro accordo dovrebbe, inoltre, prevedere una combinazione di regole sostanziali allineate alla normativa internazionale e dell’Unione, nonché dei meccanismi adeguati di attuazione, esecuzione e risoluzione delle controversie, così da evitare che il Regno Unito ottenga dei vantaggi concorrenziali sleali indebolendo i livelli di protezione relativi alle misure fiscali, sociali, ambientali, regolamentari e nel settore della concorrenza e degli aiuti di Stato.

Per i settori non ricompresi nella cooperazione commerciale ed economica in cui l’Unione Europea ha già manifestato la sua volontà di instaurare partenariati specifici, il Consiglio ha evidenziato l’importanza della cooperazione in materia penale, di politica estera, di sicurezza e di difesa. Il Consiglio europeo ritiene altresì necessario prevedere norme specifiche in tema di circolazione dei dati.

Il Consiglio europeo tornerà a discutere sulle rimanenti questioni relative al recesso e al quadro delle future relazioni nella riunione di giugno 2018.

 

Davide Scavuzzo