Nell’aprile 2018 il Regno Unito ha ratificato l’Accordo sul Tribunale Unificato dei Brevetti (TUB), che avrà competenza esclusiva sulle controversie relative ai brevetti europei (a certe condizioni) e ai brevetti europei con effetto unitario, composto da un Tribunale di primo grado e da una Corte d’Appello.
La ratifica del Regno Unito ha costituito un significativo passo avanti per la nascita del TUB, in quanto tale Stato rientra, insieme a Germania e Francia, tra i tre Paesi con il numero più alto di brevetti rilasciati nel periodo 2012-2013, la cui ratifica è necessaria per l’entrata in vigore dell’Accordo. Tuttavia, l’Accordo prevede che il TUB applicherà il diritto dell’Unione nella sua integralità e rispettandone il primato; il TUB, di conseguenza, sarà vincolato altresì alla giurisprudenza della Corte di Giustizia.
Nonostante le incertezze sul futuro dell’Accordo e del Tribunale stesso derivanti dalla Brexit, lo Stato uscente ha espresso la volontà di rimanerne parte. Da quanto emerge dal White Paper pubblicato dal Governo britannico il 12 luglio 2018, contenente una proposta dettagliata sulle future relazioni tra Regno Unito e Unione, il Regno Unito intende continuare a collaborare con gli altri Stati contraenti per il corretto funzionamento dell’Accordo e del TUB. Il Governo britannico intende mantenere una stretta cooperazione con l’Unione Europea nell’ambito della protezione dei brevetti al fine di tutelare le imprese che operano a livello transfrontaliero tra Regno Unito ed Unione e garantire la certezza giuridica.
Davide Scavuzzo