La Premier britannica Theresa May ha annunciato la riduzione dell’aliquota della corporation tax dal 20% al 15%, rispetto al 17% che era già previsto entro il 2020. Si tratta del terzo taglio in tempi recenti dopo quello effettuato, prima, da Gordon Brown, che l’aveva portata dal 33% al 28%, e, poi, dal precedente cancelliere dello scacchiere George Osborne che l’aveva ridotta di ulteriori 8 punti percentuali fino alla sua forma attuale.

In un post pubblicato sull’European Law Blog, Olivier Garner, dottorando dell’European University Institute di Firenze, ha descritto quali potrebbero essere gli effetti del Great Repeal Bill – che dovrebbe abrogare l’European Communities Act del 1972 (ECA) e trasformare in legge nazionale tutte le previsioni del diritto UE – sulle direttive, sui regolamenti UE ed, in particolare, sui diritti acquisiti dai cittadini di altri Stati Membri di risiedere e lavorare nel Regno Unito.

Il 16 settembre 2016, si è tenuto a Bratislava il primo Consiglio europeo informale post–Brexit, durante il quale, per la prima volta, si è discusso del futuro dell’Unione Europea senza il Regno Unito. Nelle sue osservazioni, il Presidente del Consiglio Donald Tusk ha dichiarato che, nonostante il Regno Unito abbia deciso di recedere, il futuro dell’UE rimane indispensabile per tutti gli altri Stati membri al fine di garantire pace, democrazia e sicurezza.