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È questa l’idea di partenza che ha animato il progetto di rebranding del nostro studio e che siamo oggi orgogliosi di presentare.
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Dopo una riunione di Governo durata più di 12 ore a Chequers, la tenuta di campagna del Primo Ministro britannico, in data 6 luglio 2018 il Governo May ha concordato la sua posizione sulle future relazioni con l’Unione Europea e, a differenza di quanto dichiarato fino ad ora, il Governo sembrerebbe pronto ad una soft-Brexit.
In data 19 giugno 2018 la Commissione Europea e il Regno Unito hanno pubblicato una dichiarazione congiunta che illustra gli ulteriori progressi realizzati nel negoziato sul progetto di Accordo di recesso tra Unione e Regno Unito a seguito del round svoltosi dal 16 al 19 marzo. Secondo il documento, le parti hanno raggiunto l’accordo su specifiche…
In data 8 maggio 2018 la House of Lordsha votato un emendamento all’European Union (Withdrawal) Bill per consentire al Regno Unito di continuare a far parte dello Spazio Economico Europeo (SEE).
Il 28 febbraio 2018 il negoziatore capo Michel Barnier ha presentato il progetto di Accordo di recesso tra Unione Europea e Regno Unito approvato dal Collegio dei Commissari.
Il progetto traduce in forma di testo giuridico ciò che è stato negoziato fino ad oggi ed al contempo propone soluzioni per le questioni non ancora concordate nel dettaglio.
In data 5 settembre 2017 è stato pubblicato da The Guardian, un quotidiano britannico indipendente di area “liberal”, un nuovo documento del Ministero dell’Interno britannico che descrive le modifiche e le proposte da mettere in atto nel quadro del sistema dell’immigrazione con riferimento ai futuri accordi tra il Regno Unito e l’Unione Europea.
Durante il vertice del Consiglio europeo del 22 giugno 2017, la Premier britannica Theresa May ha presentato la sua proposta circa lo status e i diritti di cui beneficeranno i cittadini europei a seguito della Brexit.
In data 8 giugno 2017, il Regno Unito è stato chiamato alle urne per il rinnovo della House of Commons.
La Premier conservatrice, Theresa May, che ha sostituito David Cameron dopo le sue dimissioni in seguito all’esito del referendum sulla Brexit, ha indetto il voto con tre anni d’anticipo rispetto alla scadenza naturale e dopo meno di un anno al Governo.
L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (European Securities and Markets Authority – ESMA) ha recentemente pubblicato un parere nel quale espone alcuni principi generali volti a promuovere la coerenza delle autorizzazioni concesse dalle Autorità nazionali competenti per il trasferimento delle imprese finanziarie all’estero, della loro vigilanza e dell’applicazione del quadro normativo sul loro trasferimento transfrontaliero, alla luce delle domande di trasferimento di enti finanziari già stabiliti nel Regno Unito verso gli altri Stati Membri.
In data 26 aprile 2017, il premier britannico Theresa May ha ricevuto a Downing Street il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker e il capo negoziatore dell’UE per la Brexit, Michel Barnier.
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