In data 19 luglio 2019 il Comitato per l’uscita dall’Unione Europea della Camera dei Comuni[1] ha pubblicato un report[2] in cui vengono esaminate le implicazioni per il Regno Unito di un no deal scenario in diversi settori quali i servizi, l’industria automobilistica, ed i settori alimentare ed agricolo, chimico e farmaceutico, scolastico e della ricerca scientifica.

In data 12 giugno 2019, la Commissione Europea ha presentato la quinta Comunicazione sui preparativi per la Brexit[1]. Consapevole della situazione politica in cui il Regno Unito versa sul piano nazionale e dell’incertezza circa la ratifica dell’accordo di recesso concordato con il Governo britannico nel novembre 2018[2], la Commissione si prepara ad un’uscita senza accordo e, in vista…

Il Regno Unito e la Repubblica d’Irlanda hanno sottoscritto un Memorandum di Intesa volto a rafforzare ulteriormente i rapporti reciproci e a ribadire gli impegni in essere nell’ambito della cosiddetta zona di libero spostamento indipendentemente dalle condizioni che seguiranno l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

Il 24 maggio 2019, la Premier britannica Theresa May ha annunciato le sue dimissioni, dichiarando che lascerà la guida del Partito conservatore il 7 giugno ed esprimendo rammarico per non aver potuto attuare la Brexit. L’annuncio è avvenuto a seguito dell’incontro con Sir Graham Brady, presidente del 1922 Committee of Conservative backbenchers (Comitato dei Conservatori senza incarico).